Tuesday, July 11, 2006

Turbopage: un uomo troppo nel futuro


Marcus "Vishnu" Gross: unmetroenovantaquattro di uomo.
Qualcuno lo chiama babbo natale, sarà per la barba bianca e gli occhi azzurri ... ma l'ultimo che se l'è lasciato sfuggire si e' trovato la cuccetta inchiavardata al soffitto della stiva di carico.
Tanto grosso ma altrettanto abile a infilarsi nei condotti della nave cargo che cura amorevolmente da quasi quindici anni.
Scende lentamente la scaletta della Perseus VIII, uno stivale dietro l'altro, godendosi dopo tanti mesi di spazio la sensazione di una gravità quasi normale.
"Hey Marcus vieni con noi alla taverna?"
A parlare è Salomon Abebe, responsabile approvvigionamenti della nave cargo, in testa al gruppo che non vede l'ora di rimettersi in pari dopo sei mesi di digiuno forzato.
"Vi raggiungo dopo Sal ... preferisco farmi un giro e sentire le ultime"

Gli spazioporti si assomigliano tutti, tante navi, tanti equipaggi, tante facce, ma tutte con quella luce negli occhi.
Quello sguardo che fa riconoscere quanto e' grande lo spazio e quanta aria riciclata si e' repirata.
Una taverna, alcune officine, il negozio delle navi usate, il palazzo del governo.
Gross ogni tanto pensa che in realta' la Perseus rimanga in orbita dello stesso spazioporto per poi ridiscendere e spacciarlo per un posto nuovo.

Dall'esterno l'hangar è piuttosto anonimo, grigio sporco, una lamiera che ha visto tempi migliori probabilmente all'epoca dei motori a razzo.
"Da Finbarr Negozio dell'usato", i caratteri dell'insegna avrebbero bisogno di una mano di vernice. Infatti ora si legge " a i barr ozio dell'usato".
Marcus entra nella penombra del capannone.
"Finbarr, maledetto strozzino, che fine ha fatto la mia Tranverser?"
a parlare è uno dei soddisfatti clienti di Finbarr il Generoso - come ama farsi chiamare - oppure Finbarr il ladro - come lo chiama chi ha fatto affari con lui.
"Non so di cosa tu parla! Nessuna Transverser qui ... mai vista questa nave! Tu mente, tu bugiardo, vattene da mio onesto negozio altrimenti io chiama sicurezza di astroporto ..."
Il cliente esce imprecando e minacciando, parole inutili dato che non e' il primo ne' sara' l'ultimo a essere truffato da Finbarr.
"Finbarr, canaglia maledetta! Dove hai nascosto la Transverser di quel poveretto"
Finbarr si volta e scoppia in una risata.
"Marcus Gross! Ma tu non era in pensione? Ancora in giro con carretta Perseus?"

"In pensione dovresti andarci tu Finbarr, non hai guadagnato abbastanza crediti per comprati un pianeta?"
"E chi pensa a pensione ... con guerre tra Clan e alieni Kron in giro a fare casino ... tutti corre a comprare nave piu' forte con armi piu' potente!"
"Quindi non solo solo voci quelle che parlano di Marauder e Slogger comparse dal nulla ..." dice Marcus.
"Viene con me che ti faccio vedere una cosa" Finbarr si incammina seguito da Marcus tra le navi parcheggiate nel capannone.
Insieme entrano in quello che potrebbe essere un piccolo ufficio, se non fosse che appeso alle pareti c'e' un arsenale da guerra.
"Ma gli agenti dello spazioporto non hanno ancora requisito la tua simpatica collezione?"
"Oh, loro viene ogni mese ... qualche credito cambia di tasca ... una pacca su spalla ... e amici fino al mese dopo!"
Finbarr accende una parete e comincia scorrere quelle che sembrano cartine stellari.
"Ecco, loro sono apparsi qui e in queste zone contemporaneamente, circa un mese fa"
Molte aree della cartina stellare si illuminano.
"Fiuuu" Marcus lancia un fischio osservando la mappa.
"Navi isolate, solo Slogger e Marauder, per ora, ma qualcuno dice che da una nave ne esce due ... e poi quattro ... devo fare amico Kron per imparare trucco di moltiplicazione delle navi".

La temperatura all'esterno dell'hangar di Finbarr si sta abbassando. La stazione orbitante ruota lentamente sul proprio asse portandosi in posizione notturna.
Marcus si incammina verso la zona di attracco delle navi e intanto cerca di non pensare a quello che ha sentito nel negozio del mercante: Kron ... il solo pensiero gli fa accapponare la pelle.
La taverna e' abbastanza squallida dall'esterno, un'anonima porta su un anonimo capannone, nulla farebbe pensare che quello e' il luogo piu' frequentato di tutto lo spazioporto!
Una simpatica targa di ottone inchiodata alla porta accoglie i clienti: Sei astemio o senza crediti? SMAMMA!
Gross entra e subito viene investito dall'odore di qualche miliardo di sigari fumati, mari di alcool trangugiato e sudore ... tanto sudore. Insomma tutto quello che uno si potrebbe aspettare in una taverna portuale.
Chissa' perche' ma quando pensa ad un posto che potrebbe chiamare casa al primo posto c'e' sempre la taverna.
I clienti sono tra i piu' vari, ci sono razze e soprattutto Clan diversi. Tipi poco raccomandabili che bevono a fianco dei piu' placidi commercianti, pirati della peggior razza che si vantano delle razzie appena compiute, minatori ancora sporchi di polvere di metallo, i cyborg con le loro protesi ronzanti e i silenziosi androidi.
La particolarita' di ogni taverna che si rispetti e' che guerre, vendette e inimicizie vengono lasciate fuori. Magari scappa qualche parola di troppo e qualche minaccia pesanta ... ma tutto sembra diluirsi in una buona pinta di birra vegana ... o una latta di olio Castrol invecchiato in cisterna!
Da lontano Salomon e compagni si sbracciano e fanno segno a Marcus di raggiungerli al tavolo stracolmo di pinte ormai vuote ... sara' dura raggiungere il loro tasso alcolico ... Marcus "Vishnu" Gross non si e' mai tirato indietro di fronte alle difficolta'!

(Un grazie alla mente malata di Turbopage,sei mitico)

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